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La riduzione dell’impatto ambientale, nell’edilizia è fondamentale per assicurare uno sviluppo sostenibile del settore, soprattutto alla luce di obiettivi e misure introdotte a livello europeo e nazionale.
Cosa si intende per sostenibilità?
Il rapporto Bruntland alla World Commission on Environment and Development del 1987 definisce la sostenibilità come:
“lo sviluppo che risponde ai bisogni del presente senza compromettere le possibilità delle future generazioni di rispondere ai propri bisogni”.
Perché è necessario ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia? Proviamo a rispondere.
Il settore dell’edilizia e delle costruzioni sta vivendo un periodo di crescita esponenziale, anche a seguito dell’introduzione di misure straordinaria di incentivazione, come, ad esempio, il Bonus 110%.
Il settore delle costruzioni è il responsabile di una grande quantità di emissioni di anidride carbonica (CO2) , circa il 17,5% del totale, legate, ovviamente, ad un elevato dispendio di energia pari a circa il 45% dei consumi finali.
L’ impatto sull’ambiente riguarda anche le risorse utilizzate, le materie prime e l’ acqua, la loro estrazione e la successiva lavorazione.
Come ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia, la valutazione dell’impatto
Esistono diversi modelli matematici in grado di valutare, con una precisione molto vicina al dato reale, il grado di impatto ambientale di un edificio; tutti i metodi studiano il ciclo di vita dello stesso considerando tutte le fasi necessarie per la sua realizzazione valutandone scarti ed emissioni, uno di questi è la carbon footprint, anche chiamata impronta climatica. Mediante tale metodo, vengono misurati gli impatti ambientali espressi in CO2 equivalente.
Il grado di sostenibilità degli edifici, viene misurato mediante l’applicazione di protocolli – ce ne sono diversi- come il LEED o ITACA, questi sistemi attribuiscono diversi punteggi mediante la valutazione dei diversi aspetti relativi agli edifici.
Il ruolo del BIM nell’analisi della sostenibilità dell’opera, le dimensioni del BIM
Le “dimensioni del BIM” valutano diversi aspetti ed informazioni relative al processo di digitalizzazione di una costruzione. Se facessimo riferimento alla sola rappresentazione grafica di un edificio, sarebbero d’uso comune i termini 2D (rappresentazione bidimensionale del modello attraverso piante, prospetti e sezioni) e 3D (rappresentazione del modello nello spazio). In questo caso il 2D e il 3D rappresentano le “dimensioni” che caratterizzano la geometria di un modello.
La settima dimensione del BIM: la sostenibilità
Il BIM 7D è la dimensione del BIM che aggiunge al modello dell’edificio le informazioni relative alla sostenibilità dell’opera. Tali informazioni possono essere scomposte in tre sottocategorie.
- sostenibilità ambientale – capacità di valorizzare l’ambiente
- sostenibilità economica – capacità di generare reddito e lavoro
- sostenibilità sociale – capacità di generare benessere per l’uomo.
La settima dimensione del BIM consente l’analisi e la stima, in fase di progetto, delle prestazioni energetiche di un edificio. Questo consente al progettista di adottare soluzioni che garantiscano un minor consumo energetico e l’adeguamento dello stesso alle prestazioni energetiche prefissate.
Grazie a queste analisi, è possibile inoltre, valutare la manutenzione degli impianti, pianificare interventi di costruzione e di ristrutturazione relativi all’intero ciclo di vita dell’edificio.
Il concetto di sostenibilità pone le basi per il rapporto ottimale di equilibrio tra uomo e natura: l’utilizzo delle risorse naturali, lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti, sono solo il punto di partenza per arrivare ad uno sviluppo delle città ed all’utilizzo consapevole del territorio. Il ruolo fondamentale è assunto dai progettisti e dai costruttori.
Troppo spesso, in edilizia, si guarda alla sostenibilità di un edificio, valutandone solo i requisiti energetici. Il risparmio energetico è solo uno degli aspetti della sostenibilità che mira, invece, al raggiungimento di un equilibrio tra i requisiti economici, ambientali e sociali di un’opera.
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