Nel settore industriale della plastica la prevenzione del rischio di incendio è un argomento complesso per il quale è richiesta una particolare attenzione.

Le plastiche  industriali, infatti sono costituite da materiali combustibili (come i polimeri ed alcuni additivi) e infiammabili (come i solventi ed eventuali additivi).

Tutte le aziende che hanno a che fare con le materie plastiche ed ovviamente anche quelle che si occupano del deposito di stoccaggio, sono classificate secondo un rischio “medio” o “alto” in base ad una serie di caratteristiche dipendenti da i seguenti fattori:

• le materie prime che vengono utilizzate;
• la quantità ed il tipo di materie plastiche presenti;
• le dimensioni e la struttura dell’azienda;

Il rischio di incendio riguarda tutte le fasi della lavorazione delle plastiche, comprese la fasi di approvvigionamento, stoccaggio e trasporto.

Quali sono le conseguenze di un incendio?

La propagazione delle fiamme avviene molto velocemente, sprigionando anche fumi e gas estremamente tossici.

Nel settore delle plastiche un incendio è particolarmente pericoloso proprio a causa di questi fattori:

• Fumi tossici e gas: moltissime plastiche durante la combustione, emettono sostanze tossiche che specialmente in ambienti chiusi, provocano gravi danni alla salute delle persone.
• Rapida diffusione: in caso di temperature elevate,  la plastica inizia il processo di fusione e questo può favorire la distribuzione delle fiamme anche su macchinari o attrezzature poste nell’immediata vicinanza.
• Difficoltà nel rilevare l’incendio: alcune materie plastiche quando bruciano non emettono una fiamma e questo favorisce il propagarsi silenzioso dell’incendio prima che qualcuno se ne renda conto.

Come intervenire per ridurre il rischio di incendio nelle fasi di lavorazione delle plastiche.

Un adeguato livello di protezione dal rischio nell’ambiente di lavoro è fondamentale al fine di tutelare le persone che operano in quel contesto, mediante una serie di condizioni che devono essere rispettate.

• realizzare un impianto elettrico antideflagrante;
• porre il divieto di introdurre fiamme libere e alti dispositivi di innesco nelle aree dove è presente il materiale a rischio;
• progettare ed installare un impianto di protezione scariche atmosferiche;
• avere sempre a disposizione un numero adeguato di idranti, estintori o idonei sistemi antincendio (schiuma, gas inerti, ecc.);
• attivare un efficiente sistema di rilevazione dei fumi;
• informare e preparare i lavoratori sui rischi, pericoli e su come intervenire in caso di incendio.

Evitare il rischio di incendio

Di fondamentale importanza è il posizionamento della plastica il più lontano possibile da una potenziale fonte di innesco.

Un altro fattore sul quale intervenire riguarda il “ritardo della fiamma”

Particolari additivi vengono miscelati insieme alla materia prima, con lo scopo di rallentare l’eventuale  fase iniziale di una combustione, in modo da inibire il processo completo ed evitare così il forte sviluppo di fiamma e l’evoluzione dell’incendio.

È recente la notizia riguardante l’incendio che, nel sassarese, ha interessato l’azienda GESAM; una nube nera di grosse dimensioni si è levata nel primo pomeriggio di sabato, 6 agosto, a Truncu Reale, nella periferia di Sassari: un incendio si è sviluppato all’interno dello stabilimento di smaltimento dei rifiuti e le fiamme si sono velocemente propagate.

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